Valdarno di Sopra Doc Vigna delle Sanzioni 2023
Valdarno di Sopra Doc Vigna delle Sanzioni 2023

Valdarno di Sopra Doc Vigna delle Sanzioni 2023

Quando il vino esprime il sogno di un uomo

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a prima volta che ho incontrato Vigna delle Sanzioni, un rosso importante della zona Valdarno di Sopra, fu all’evento organizzato dall’omonimo Consorzio in occasione delle Anteprime di Toscana nel febbraio 2025: il vino era un campione di botte, ma già spettacolare, tanto da rimanere impresso nella mia memoria.

Andai da Giandomenico Gigante, che ho avuto modo di conoscere qualche anno fa, e gli chiesi del vino, complimentandomi con lui.

Mentre raccontava, il suo viso cambiò espressione e si illuminò, come quando cerchi di spiegare una passione che ha alimentato un sogno.

Vigna delle Sanzioni è proprio questo: una visione diventata liquido, che unisce storia, architettura e i profondi legami familiari di Giandomenico e di sua sorella Paola.

Un autentico capolavoro, a partire dalla vigna dove vengono coltivate in regime biologico le uve: essa nacque negli anni ’30 da un progetto assai ambizioso, che vide uniti l’architetto Marcello Piacentini, l’agronomo Vittorio Racah e oltre cento operai.

La collina che sale da via Setteponti venne scolpita in terrazze sostenute da muretti a secco per alloggiare le viti e al centro e, proprio come se fossimo in un luogo sacro, una scalinata monumentale per arrivare in cima alla vigna e da lì poter osservare il paesaggio della valle, per perdersi con lo sguardo e il cuore fino oltre l’orizzonte.

Sintesi di bellezza, potenza e ingegno umano merita essa stessa il viaggio.

La particolarità di questa vigna, che ospita sicuramente un “genius loci”, non si ferma alla sua forma ma vede impiantata tra le varietà, oltre il Sangiovese e il Canaiolo, il Grand Noir de la Calmette.

Vengono vinificati insieme per addomesticare l’irruenza del Sangiovese e dare vini armonici e complessi, con significativa prospettiva di invecchiamento.

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Oltre alle uve a bacca rossa, troviamo Trebbiano Toscano, Malvasia Lunga di Montegonzi e San Colombano, che danno insieme vita a un vino di buona struttura, capace di regolare nel tempo nuove emozioni.

Valdarno di Sopra Doc Vigna delle Sanzioni 2023 ha debuttato con il botto, aggiudicandosi il “Platinum” a Merano Wine Festival 2025: sicuramente un riconoscimento più che meritato, sia per l’eccellenza del vino sia per l’impegno e la passione messa dalla famiglia Gigante per riuscire a fare esprimere il frutto di questa stupenda vigna nel modo più rispettoso e corretto.

Le uve vengono vendemmiate manualmente e dopo una attenta cernita si avvia la fermentazione in tini di cemento a temperatura controllata; il tempo di macerazione è scelto in rapporto alle caratteristiche dell’annata e al prodotto finale che giunge in cantina.

Dopo aver svolto la malolattica sempre in cemento, il vino affina per circa 18 mesi in tonneau di rovere francese e almeno 6 mesi di riposo in bottiglia.

Descriverlo è difficile, perché non è nel preciso corredo olfattivo che racconta di ciliegia matura, di corbezzolo, di mora, di iris, di tabacco biondo o nell’esperienza del sorso, avvolgente e stupefacente che risiede la grandezza di questo vino, ma nella sua esperienza.

Come se fosse una persona, l’ho visto crescere dallo scorso febbraio ad oggi: più timido al naso, come se la estroversione adolescenziale si fosse modulata e invece tanta forza e potenza al palato, pur mantenendo una regale eleganza e una trama tannica davvero mirabile.

Il pensiero è quello che sia nato un nuovo vino che ha davvero senso bere, per la sua storia, per gli occhi commossi di Giandomenico quando ne parla e perché è davvero “buono”.

Forse un aggettivo desueto per i critici enoici, ma che in questo caso, calza a pennello.

Quel “buono” che per gli antichi greci coincideva con il “bello” (καλὸς καὶ ἀγαθός), la perfezione fisica e morale, proprio come in Vigna delle Sanzioni.

 

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