Tradizione e fantasia nel borgo incantato

Antica Locanda Del Falco · Castello Di Rivalta, Piacenza

· di Debora Di Pasquale ·


L

a passione per il vino mi ha portato nella bella cittadina di Piacenza che ospita in autunno il mercato dei vini della FIVI (federazione italiana vignaioli indipendenti), appuntamento immancabile.

Nel piacentino il vino ha una lunga storia, tra il IV e il II secolo a.C. popolazioni galliche fecero conoscere nella pianura padana tra le altre cose le loro tecniche di conservazione e trasporto del vino, utilizzando la botte di legno al posto della terracotta.

Dei vini piacentini parlavano anche Cicerone e Plinio, il quale nominando gli 80 migliori vini italici parlò della qualità di un vino di Piacenza bevuto nei banchetti.

Ma davvero importante in tema enoico è il ritrovamento del “primo tastevin al mondo”, il gutturnium, una coppa o boccale d’argento tutt’oggi conservato nel museo capitolino di Roma.

Avvicinandoci a noi, nel 1987 Piacenza è stata insignita dell’ambito titolo di “Città internazionale della vite e del vino”.

Essendo dunque in zona

e avendo il piacere di conoscere un amico piacentino e la moglie, appassionati del buon cibo e del buon vino, abbiamo approfittato per visitare i dintorni della città, nonostante il maltempo, arrivando fino all’incantevole borgo medievale di Rivalta (di Gazzola).

Anche sotto la pioggia e di notte il paesaggio è riuscito a trasmettere la sensazione di trovarsi in un luogo magico, che trasuda storia.

Salendo per la scalinata in ciottoli abbiamo oltrepassato l’arco di pietra e ci siamo trovati di lì a poco davanti all’ingresso del casale dell’Antica Locanda del Falco, nata intorno all’anno 1977 per opera della famiglia Piazza.

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Una visita affascinante ed emozionante perché oltre alla passione per il vino, si respira tradizione, amore per la propria terra, per la famiglia, per le origini ...

Oggi Sabrina gestisce il locale cercando di mantenere il grande rispetto della tradizione che aveva la madre appena nata la locanda, pur cercando di inserire elementi innovativi.

L’ingresso del locale risplende già di luci natalizie ed invoglia ad entrare, stupendo subito l’avventore con la vista della bottega storica.

Anni fa

un vero e proprio negozio di paese, oggi dato che il borgo è pressoché disabitato, un punto di riferimento per i clienti più affezionati.

Aprendo la piccola porta di legno si rimane subito inebriati dal profumo dei salumi tipici appesi a stagionare e colpiti dai colori della frutta e verdura esposta. Una “chicca” che appaga la vista e l’olfatto.

Proseguendo per il corridoio, arriviamo nella prima sala, molto familiare, con luci soffuse, travi a vista ed arredi di design, anch’essa con richiami alle feste ormai prossime.

Ci sediamo ed attendiamo che ci portino il menu e la carta dei vini, che appare subito fornita e variegata.

Il menu alla carta presenta vari piatti della tradizione, come i tortelli di ricotta e spinaci al burro e salvia, che non ho potuto non assaggiare.

La pasta fatta in casa come vuole la tradizione, con un ripieno ricco di sapore, è riuscita a sorprendermi nella sua semplicità.

Abbiamo accompagnato i primi piatti con una bollicina piacentina, lo spumante metodo classico brut rosé “Emozioni” dell’azienda Fratelli Piacentini, 100% Pinot Grigio, con bollicine fini e persistenti, di buona beva, davvero piacevole. Mi ha subito incuriosito il colore rosato, ma il vino non fa lavorazioni particolari, neppure macerazione sulle bucce, quella è la tonalità naturale del pinot grigio ottenuto con la spremitura soffice delle bucce.

I tortelli

hanno lasciato spazio ad un secondo piatto, il brasato di pernice di manzo glassato al Gutturnio con purè di patate, carne morbida e ricca di sapore, accompagnata con un vino biologico non filtrato, Macchiona 2010, Barbera e Croatina, dell’azienda La Stoppa che ha saputo esaltare il nostro piatto.

Un assaggio di formaggi per terminare il vino, che ad ogni sorso rispecchiava sempre di più la ”filosofia” dei produttori rispettosi del territorio e intenti a produrre vini autentici e naturali. Per questo non sono riuscita, mio malgrado, ad assaggiare uno degli interessanti dolci proposti dalla locanda. Ripiegando su un caffè, ho avuto tempo per due chiacchiere con la padrona di casa Sabrina davanti al grande camino a conclusione di una piacevolissima serata in un luogo familiare ed incantevole.

 

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 Antica Locanda Del Falco 
Castello di Rivalta, 4
Gazzola PC
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