Summer Wines 2017
Summer Wines 2017

Summer Wines 2017

U

n buon bicchiere di vino, gli amici, le sere d’estate..

Cosa desiderare di più?

La nostra risposta è… Un vino emozionante e non scontato, che solletichi la mente ed il gusto.

 

Kius
Metodo Classico Riofavara

Allora qualche suggerimento, basato sul desiderio di presentare qualcosa che lasci un segno nel vostro modo di bere.

 

Accattivante, inaspettato, fresco e piacevole è Kius, spumante brut metodo classico, ottenuto da uve Bellone: 24 mesi sui lieviti, interpreta il territorio laziale nelle sapienti mani di Marco Carpineti. Ottimo come aperitivo ma anche con un tagliere di salumi.

 

Spiritoso e versatile il metodo classico extra brut di RioFavara di Ispica, dove Massimo Padova esprime un vino piacevole, aromatico e fresco, perfetto conforto alla canicola.

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Grillo Verde

Spettacolare, per coccolarsi dopo una giornata faticosa (se state lavorando e le ferie sono ancora lontane!!) è Grillo Verde di Badalucco, un blend di Verdejo e Grillo: siamo in Sicilia occidentale, l’azienda è nata dall’amore di Pierpaolo (Siciliano) e Beatriz (Spagnola), che sono tornati a curare i vigneti di famiglia a Petrosino. Quindi il connubio tra vitigni spagnoli e siciliani, decisamente azzeccato. Azienda agricola biologica esprime in questo bianco macerato quasi 10 gg sulle bucce, complessità e finezza, profumi mediterranei, bella acidità e lunga scia sapida in chiusura. Astice in bellavista, rombo al forno, cappon magro lo potrebbero accompagnare degnamente.

 

Spigau

Un altro grande bianco macerato è Spigau, dell’azienda Rocche del Gatto di Salea (SV), un Pigato con carattere, un bel colore giallo dorato, profumi intensi e note idrocarburiche, balsamiche e marine. Non finiremo mai di ringraziare Fausto De Andreis per averci creduto e portato avanti il suo modo di concepire il vino anche fuori dalla DOC. Totani ripieni, buridda di seppie rappresentano un goloso abbinamento.

 

Five Roses

Per chi ama i rosati e ha un temperamento nostalgico, un calice di Five Roses di Leone De Castris rappresenta anche la piacevole memoria di un vino ottenuto da Negroamaro e Malvasia Nera, che rappresenta il primo della tipologia ad essere stato imbottigliato e commercializzato, a partire dagli anni Trenta e non solo nel Salento, ma addirittura in Italia. Bel colore Cerasuolo luminoso, profumo vinoso e fruttato, fresco e con buona struttura.

 

Vinudilice di Salvo Foti – I Vigneri, nelle due versioni spumante o vino rosato fermo, accoglie la magia delle uve coltivate ad alberello a 1300 mt di altitudine, sul versante nord dell’Etna, sopra a Randazzo: Nerello Mascalese, Alicante, ma anche Minnella e Grecanico contribuiscono alla magia di questo nettare che regala sentori di piccoli frutti rossi, fiori di macchia e grande freschezza e persistenza gusto olfattiva… Una zuppetta di pesce????
Sebbene i vini rossi possano sembrare poco estivi, l’abbinamento con un piatto di battuta di fassone o con carni alla brace (chi non ha mai fatto un BBQ sul terrazzo scagli la prima pietra!!) ne rende indispensabile il connubio.

Vinudilice 2015

 

Paleo Rosso

Credo che un commuovente Paleo Rosso, Cabernet Franc in purezza della azienda bolgherese Le Macchiole, non tema l’avvicendarsi delle stagioni: è sempre un camaleontico esprit di frutta, note di macchia mediterranea, sentori vegetali e note terrose che lo rendono indimenticabile per la sua leggiadria.

 

Non può mancare in ogni estate un Rossese di Giovanna Maccario, il Posaù Biamonti (Maccario

 

Pusaù Biamonti

Dringemberg), ottenuto da uve Rossese condotte ad alberello, dalla porzione più elevata del vigneto Posaù, che è unito al nome dello scrittore Francesco Biamonti, così da rendere omaggio alla tradizione e cultura del luogo: grintosa speziatura di pepe bianco, ribes, mora, ciliegia, iris, elicriso e accenni minerali lo rendono unico e regale, lunghissimo nella persistenza in bocca e nella mente.

 

TBA (Trockenbeerenauslese)

Per finire un vino da dessert dal nome impronunciabile, ottenuto nelle annate favorevoli da uve Riesling della Mosella: un TBA (Trockenbeerenauslese) di Peter Lauer, magari d’asta, che con il suo tripudio di frutta secca, datteri, spezie dolci, nocciola tostata, fiori appassiti vi ricorderà l’opulenza di un albero di Natale e vi rinfrescherà per un attimo la mente, dopo aver acceso per sempre il vostro cuore.

Good Summer Wines a tutti!

 

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