Sangiovese… e dintorni · Tolaini Siena
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Evento da Tolaini a Siena

C

ari winelovers, voglio dirvi cosa rende davvero speciale il vino, almeno per me, e lo farò raccontandovi della cena organizzata presso la Cantina Tolaini a Siena, in occasione di Sangiovese Purosangue, una manifestazione di qualità che ogni anno vede crescere consensi e partecipazione.

Una cena? Perché mai? Ora vi spiego.

Premetto che non conoscevo nessuno, tranne Pier Lorenzo che mi aveva cortesemente invitata; ci sono voluti però solo pochi minuti, un calice di buon vino, il condividere apprezzamenti sui finger foods, peraltro deliziosi, per sentirmi subito integrata e a mio agio.

Al tavolo (stesso problema di prima, ancora volti nuovi!), dopo le presentazioni, abbiamo incrociato esperienze e parole in modo piacevole, sorseggiando uno splendido Chianti Classico vigna Montebello numero 7.

Ad un certo punto

ho visto alzarsi in piedi il signor Pierluigi Tolaini, il fondatore dell’azienda, per raccontare la sua storia: così ha iniziato a spiegare che lasciò la famiglia a soli 19 anni, per emigrare negli Stati Uniti.

Allora sapeva con sicurezza solo poche cose: che mai più sarebbe stato povero, che non avrebbe più mangiato solo polenta e castagne e che, se si fosse voltato verso la finestra di casa, non sarebbe più riuscito ad andare via.

Mi sono immaginata la scena e mi sono commossa, pensando anche ad un’altra promessa: se fosse riuscito a tornare in Italia, avrebbe acquistato un vigneto e prodotto ottimo vino.

Con un accento un po’ americano, Pierluigi sottolinea di essere riuscito nell’impresa, e quindi non ci è restato che brindare con un sontuoso Picconero (Merlot e Cabernet Franc) al sogno che è riuscito a realizzare.

Mentre ero ancora assorta nel racconto, il discorso tra noi commensali si era spostato sulla degustazione del pomeriggio e ho cominciato ad elogiare un Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2008 dell’azienda Il Marroneto: strepitoso, difficile da descrivere perché leggiadro, complesso, avvolgente e persistente. A masterpiece, direbbero i colleghi oltreoceano.

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“Lo produco io!” – Ha esclamato candidamente il mio vicino, mentre stavamo gustando un ipercalorico, iperlibidinoso dolce al pistacchio.

Ero seduta vicino ad Alessandro Mori, capite?

o, umile e insignificante blogger, vicino al mitico vignaiolo dei 100 punti Parker!

Eppure, per tutta la durata della cena, egli aveva unicamente trasmesso amore per la sua bella Siena, per il lavoro tradizionale in vigna e per la precisa ed elegante declinazione che aveva scelto per il suo Brunello. Doppio stupore quindi, per il vino e per la persona!

Credo che alla fine di queste righe, avrete capito cosa ha di magnifico il vino per me: umanità, passione, condivisione e perfette esperienze sensoriali. D’altronde, se ci pensate, è da sempre la bevanda prediletta dagli Dei… e non per caso!

Stay tuned, alla prossima.

 

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tolaini.it

 

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