San Michele Rural Gin
San Michele Rural Gin

San Michele Rural Gin

“P
endere come la bilancia di San Michele”

Si dice di chi non segue la retta via.

Forse perché San Michele Arcangelo è spesso rappresentato con la spada, da vero guerriero che ha sconfitto Satana. Altro suo simbolo è la bilancia, in quanto “pesatore di anime”: in pratica, per accedere al Paradiso, bisogna passare l’esame della bilancia (e no, non stiamo parlando della prova costume…).

Vi starete chiedendo cosa c’entri questa incursione nell’iconografia religiosa con il mondo del Gin.

C’entra, c’entra.

Perché la bilancia è simbolo di equilibrio e dalle fervide menti di Daniele Amadii e Mirko Gonella è nato questo Rural Gin, chiamato San Michele a voler evidenziare l’obiettivo che ha guidato questo progetto: l’equilibrio finale.

Un toscano di Maremma, Daniele, e un piemontese dell’Alta Val Mongia, Mirko, si mettono in testa di creare un liquore che riporti alla luce emozioni e sensazioni antiche, utilizzando vecchie ricette tipiche delle valli contadine e valorizzando prodotti del territorio, erbe e radici in primis.

La base operativa è a Viola (CN), dove Mirko ha creato la Gonella Spirit: qui si coltivano le botaniche per la produzione di liquori artigianali “come una volta”.

Daniele,

vulcanico conoscitore e divulgatore di tutto ciò che è vino, distillati, ecc., porta in dote la sua passione e le sue conoscenze.

I due si raccontano nella splendida cornice di Capalbio in una calda sera d’estate e ci parlano della fatica, ma anche dell’entusiasmo che li ha guidati per arrivare a dare concretezza alla loro idea di Gin.

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Macerazione a freddo con le erbe coltivate o raccolte in casa, nessuna filtrazione e poi il momento decisivo: l’infusione.

Daniele e Mirko raccontano di aver fatto innumerevoli tentativi e di aver raggiunto la folgorazione (daje con santi e martiri…) con la lavanda, perché solo così si può ottenere un gin dal profilo equilibrato, piacevole da assaggiare in purezza e divertente da trasformare in mixology.

Ed è proprio vero!

In purezza si presenta con un giallo ambrato torbido, dovuto all’assenza di filtrazioni e un naso che ricorda quei meravigliosi sacchettini provenzali che profumano i cassetti, per poi virare su un tono splendidamente mediterraneo: rosmarino, mirto, ginepro… sembra di essere in cima a uno scoglio, in riva al mare.   Chiude con una stuzzicante nota di agrumi e ti invita all’assaggio.

A questo punto ti seduce completamente, perché è un balletto perfetto tra alcol (43°) e freschezza: si espande in ogni direzione, ma senza risultare mai aggressivo, mai “troppo” e sul finale regala una bellissima scia sapida, lievemente salmastra, mai invadente.

È l’equilibrio perfetto:

non vi è nulla che ecceda, che esca fuori dalla retta via (grazie San Michele!).

È gastronomico all’ennesima potenza: gli abbinamenti scatenano la fantasia dei presenti ed è questo confronto uno degli aspetti più divertenti e unificanti del mondo alcolico. Personalmente, lo vedrei benissimo insieme a dei crostacei, magari utilizzandolo in una marinatura, perché è delicato, ma al contempo di grande personalità.

Come dei moderni martiri, abbiamo dovuto infine sopportare il sacrificio di assaggiarlo in versione base cocktail e vai di: gin tonic, gin fizz, moscow mule… meglio il limone o il lime?   Meglio la menta o il rosmarino?

Il dibattito è rimasto aperto, perché di sicuro è necessario esaltarne le caratteristiche e quella che è la sua cifra stilistica, cioè l’equilibrio, senza coprirlo. Quindi, largo alla fantasia, usando sempre il bilancino, come ci ha insegnato San Michele.

Menzione speciale per l’etichetta, realizzata da Stefano Cardoselli: un lavoro artigianale, curatissimo, proprio come il liquido che si cela dietro al disegno.

“Gli anni passano, le tradizioni restano” recita il sito dell’azienda di Mirko.

E allora grazie,

Mirko e Daniele, per aver riportato in vita questa tradizione, regalandoci emozioni nuove e rinnovate a ogni sorso.

 

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 Gonella Spirit 
Via Martini, 3
Viola CN
  +39  338 486 0567

 

gonellaspirit.com

 

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