Salon Du Palais Gourmand 2016

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 

Venerdì 11 Novembre

 

A

l nostro arrivo abbiamo trovato una splendida giornata di sole, tesa per il vento fresco e molta gente in visita alla manifestazione, giunta alla sua 25esima edizione.

Questi gli assaggi da ricordare:

Champagne Bourbonnois: Brut Prestige (uvaggio classico, metà legno-metà acciaio) ottimo rapporto qualità prezzo, accattivante naso con profumo di crosta di pane, floreale e fragrante.

Champagne Lamiable: Grande reserve brut (60% P.N. – 40% Chard.) 2011, tirage 2012, 4 anni in bottiglia, dosage 8gr/l: estremamente elegante.
Pheerie- (100% Chard) sinuosità androgina.

Il superbo Le Meslaines (100% P.N.), 2008, tirage 2009, dosage 7gr/l: un trionfo di struttura e freschezza, note agrumate, kumquat, mineralita’ e sontuoso impegno gusto olfattivo.

Champagne Andre’ Robert : se dovessi paragonarlo ad uno stilista di moda direi Giorgio Armani, seducente ma elegante e pulito nei tagli e nelle forme, pregiato.

Reserve Oro Blanc de Blanc, dosage 7 gr/l, Chardonnay, 30% in legno e 70% acciaio, decisamente raffinato.

Le Mesnil extra brut, dosage 4gr/l, che offre sentori di pane brioche sostenuti da una sferzante acidità.

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Le Mesnil 2009 un trionfo da assaporare nelle occasioni speciali per rendere un momento indimenticabile.

Chateneuf Du Pape – Durieu- Rouge 2013, Grenache, Cinsault, Mourvedre e Counoise, con note fruttate e balsamiche, con alcol ben sostenuto da trama tannica e acidità.

La Ferme de Raissaguel della famiglia Rolland che ha sede a Cambon d’Albi offre foie gras, magrets de canard, e piatti tipici decisamente invitanti ed a prezzi interessanti.

Consiglio per una cena ?

Creperie La Bergerie sulla promenade – Cros de Cagnes: crêpes dolci e salate, sidro e insalate, fonduta alla savoiarda: non si può perdere un’occasione di gustare queste specialità!!

A presto!!


Sabato 12 Novembre

 

P

rima di recarci al Salon, un momento di relax ad ammirare il mare seduti a sorseggiare un caffè sulla promenade.

Tra le bollicine assaggiate (tutti Recoltant- manipulant):

Champagne Salmon ci ha deliziato con Prestige ( 50% Chard,25% P.N.,25% P.M.) dosaggio 9gr/l, elevato in legno in cui apprezziamo la vivacità fiorita ed agrumata.

Champagne Chereau- Lamblot che ostenta, a ragione, un Grand Reserve 2008 fragrante e decisamente soddisfacente per la corrispondenza olfattivo- gustativa.

Champagne Perrot Boulonnais et FILS  di Vertus, che ci è piaciuto per l’ottimo rapporto qualità / prezzo: Cuvee tradition pas dose’ (80% Chard,20% P.N.) diretto, fresco di agrumi, acciaio e 3 anni sui lieviti a 16 euro la bottiglia!

Tra i vini in degustazione, molto interessanti, un’altra “chicca”: Trilogie, che come indica il nome assembla i tre vitigni caratteristici ed il Meunier supporta magistralmente i sentori di panetteria, i frutti rossi, il cedro, che si divertono ad allungarsi nel palato.

Champagne Collard Picard, sempre pulito e preciso con l’Essentiale 2008 (tre vitigni, prodotto nelle annate favorevoli, non dosato), ci ha stupito per un vino rosso Coteaux de Champenois, biologico, Pinot Meunier in purezza e non filtrato.

Veniamo quindi ai tre produttori che ci hanno particolarmente convinto.

La Berangeraie A.O.C. Cahors propone il Malbec sia con vinificazioni tradizionali, sia con l’utilizzo del legno: una conduzione familiare e le vendemmie manuali esprimono grande cura e fedeltà al terroir. Cuvee’ Maurin propone il vero ” Cahors”, sentori di frutta rossa e succosa e bella trama tannica, vinificazione in cemento con lunghe macerazioni, da vigneti ricchi di componenti ferrose.

La nuit des Rossignols, offre un opulento e raffinato Malbec, da terreni calcarei kimmeridgiani, sosta 12 mesi in barrique e meraviglia per i sentori di fragola e per la buona persistenza.

Clos des Patris A.O.P. Ventoux e’ stato un vero colpo di fulmine. Le vigne sono situate a Caromb, ai piedi del Monte Ventoux e condotte dal 2001 in regime biologico. Ives e Cyrille Morard portano avanti un attaccamento ed un rispetto alla terra e sostengono che il vino dovrebbe essere ” uva e soltanto uva”.

Soury 2015 senza solfiti aggiunti e’ un rosso piacevole in cui il Syrah esprime la speziatura caratteristica ma discreta ed una nota balsamica. Mirabile.

Cerise et Reglisse 2016 vede dialogare Cinsault, Mourvedre, Grenache e Carignan e si presenta come un vino decisamente mediterraneo, fruttato, succoso, speziato e… fedele al nome che porta. Una chicca a 12 euro la bottiglia.

Il terzo assaggio da raccontare

ci porta nel Domaine de Fenouillet, anch’esso a conduzione biologica, che produce in due AOC. Il produttore è stato molto gentile a raccontarci i suoi vini e traspariva chiaramente la passione e l’attaccamento al territorio. Cuvee’ Oversant AOC Ventoux 2014 unisce la Grenache (60%) a Syrah e Carignan e si apprezzano note di frutti rossi, cuoio, sottobosco con piacevole freschezza; Terres Blanches 2014 appartiene alla AOC Beaumes de Venice e descriveappieno il suo territorio attraverso la Grenache, il Syrah e Mourvedre; cemento, rapporto qualità prezzo strepitoso.

La Cuvee’ Yvon Soard 2015 impone il 50% di Syrah alla Grenache e Mourvedre; la trama tannica vivace indica che dovremo aspettarlo qualche anno per degustarlo nel massimo del suo equilibrio.

Generation AOC Beaumes de Venice 2013 utilizza le uve provenienti dalle vigne vecchie: la Grenache risale al 1924, Mourvedre al 1946 mentre il Syrah a circa trent’anni fa. Una elegante speziatura supporta note fruttate ed accenni balsamici.

Terre Ancestrale 2012 viene prodotta con uve dei tre vitigni provenienti da una parcella speciale, situata a 350 m di altitudine e segue affinamento in legno per 24 mesi.

Abbiamo proseguito

con la degustazione del famoso Muscat di Beaumes de Venice, un 100% di Muscat a Petit Grains che esalta il gusto  mantenendo una bella acidità. Ne esistono una versione bianca ed una rossa.

Ci siamo commossi assaggiando la Selection Ancestrale 2015, un vino che e’ dedicato al padre del produttore, che inizio’ l’avventura enologica negli anni Cinquanta. Un Muscat a Petit Grains raccolto nelle vigne vecchie che viene modellato dal legno e che rappresenta una piccola, mirabile produzione. Finezza ed eleganza, acidità lo rendendo decisamente piacevole ed invitano a ripetere l’esperienza.

Davvero una giornata interessante, non solo per la beva ma soprattutto per l’incontro con alcuni talenti Francesi che operano con amore e rispetto della loro terra.

Au revoir…


Domenica 13 Novembre

 

M

entre sulla promenade a Cagnes si correva la maratona Nizza- Cannes, noi eravamo già in posizione al Salon presso l’Ippodromo per gli assaggi del giorno.

Anche oggi diverse conferme e piacevoli sorprese.

Non abbiamo sufficienti parole per descrivere la produzione di questo grande Cru della Linguadoca, Mas de Daumas Gassac. Le vigne (qui a dimora sin dal 777 vicino all’abbazia di Aniane) sono in una valle selvaggia, con terreno ben drenato e pulito da sostanze chimiche. Un micro clima con notevoli escusioni termiche, la vendemmia manuale, la consulenza dell’enologo Emile Peynaud, la cantina antica situata nel sotterraneo di un mulino gallo romano, rendono questi vini davvero emozionanti e di qualità davvero eccellente.

Mas de Daumas Gassac Blanc 2016 (Chardonnay, Viognier, Chenin, Petit Manseng) un assaggio ricco fruttato, floreale con note idrocarburiche delicate, infinito in bocca, un capolavoro.

Mas de Daumas Gassac Rosso 2015 -assaggiamo un campione di botte!- composto dal 70% di Cabernet Sauvignon ed il restante da Malbec, Cabernet Francesco, Syrah e Tannat. Un vino che sta riposando in barrique e dovrà ancora attendere 6 mesi prima di essere imbottigliato. Un tripudio di frutta rossa, fine speziatura dolce non invasiva, viola del pensiero, sentori  erbacei e terrosi. Generoso ed elegante, persiste al palato e nella mente.

L’azienda propone la linea di Moulin de Gassac che propone vini con una complessità lievemente inferiore ma decisamente fatti bene e piacevolissimi. Ad esempio, Picpoul de Pinet, una vino bianco freschissimo da provare in abbinamento alle ostriche, Sol de Landoc 2015 (Grenache, Syrah) che fa una lunga macerazione e regala frutta rossa, pepe bianco e liquirizia nel finale.

Rimanendo nel Sud della Francia

abbiamo avuto l’onore di degustare i vini de La Maison des Vignerons di Ampuis (Rodano): superba declinazione di Marsanne nel Crozes-Hermitage 2015 e un Les Pendes ottenuto dalle vigne vecchie decisamente elegante e sapido. L’annata 2015 si conferma molto significativa anche nell’assaggio di Condrieu (Viognier) dagli accenti fruttati e floreali con note di anice stellato. Infinito l’Hermitage 2015 (Marsanne) forza ed eleganza di notevole persistenza. I vini rossi non sono da meno ed intrigante e’ stato l’assaggio del Crozes-Hermitage Les Pendes (Syrah) 2014, dove il legno e’ stato sapientemente usato per mantenere la freschezza gustativa del fruttato.

Da segnalare un regale Cote Roti 2014 Cuvee’ Coeur de Rose ed una Hermitage Cuvee’ Emilie 2014, 24 mesi in barrique, da vecchie vigne di Syrah.

Una piacevole scoperta è stato il Domaine Fouassier, in conduzione biologica, che produce Sancerre: a differenza dei suoli il vitigno Sauvignon esprime caratteristiche apprezzabili nel bicchiere: Sur le Fort 2014 grazie al suolo calcareo si fa notare per la guizzante acidità e pulizia. Les Chasseignes 2014 invece unisce al precedente l’argilla ed esprime delicate note erbacee eleganti e una buona persistenza gusto olfattiva. Les Clos de Bannon 2014, grazie al silex e all’argilla diventa un vino davvero importante, sapido e intrigante.

– Last but Not least –

l’assaggio Borgognone di Château de Savigny: 17 ettari su 7 premier cru quali Pommard, Meursault, Volnay, Auxey-Duresses, Monthelie  giusto per dovere di cronaca. Una tradizione vitivinicola che trova conferma nel Auxey-Duresses 1er cru 2014, minerale, floreale con note di agrumi con ottimo rapporto qualità prezzo ed un regale Meursault 2011 Genevrieres 1er cru dove le note boisè arricchiscono il bouquet floreale e fruttato ed accompagnano questa sinfonia in un lungo finale gustativo.

Pommard 2011 offre un bel rosso intenso ed inebria l’olfatto con lampone, ribes, fragolina di bosco, sostenute da una trama tannica di carattere ed una finale balsamico.

Pommard Rugiens 2011 deve ancora equilibrarsi nei tannini ancora molto espressivi ma si presenta come un vino che ci regalerà sicuramente grandi emozioni: bastera’ saperlo aspettare….

Infine anche noi, alla fine della terza giornata, felici di questi incontri e degustazioni, ci avviamo verso casa, ad aspettare l’appuntamento al Salon del prossimo anno.

Au revoir, Cagnes!

 

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