Vignaioli, Artigiani del Vino e della Terra in Sardegna
C
ari amici di Wineloversitaly,
la passione per il vino “vero” ci ha condotto fino nella Romangia, una microzona del Logudoro in Sardegna, più precisamente a Badde Nigolosu, un cru’ ad anfiteatro che si affaccia sul golfo dell’Asinara a pochi km da Sennori.
Un luogo magico, a circa 450 metri di altitudine, dove le vigne che incontriamo ci parlano di tradizione e di rispetto per il territorio: campeggiano le viti ad alberello, scosse dalle brezze marine che spirando e allontanando le brume, le carezzano di sale.
Qui si vinifica da 3000 anni,
come testimoniano i reperti provenienti dalla Domus de Janas, anche se si tratta di una zona poco conosciuta fuori dall’isola: la chiusura della cantina sociale di Sorso-Sennori negli anni Cinquanta ed il centinaio di piccoli produttori che vendevano le uve o producevano vini di pronta beva, non hanno di certo aiutato a divulgare il patrimonio ampelografico locale come pura espressione di un terroir caratteristico. Non dimentichiamo che questa è una zona privilegiata per il Cannonau, che viene rivendicato totalmente come autoctono e non imparentato con la granaccia.
Tra una macchia mediterranea caratterizzata da arbusti quali il mirto, il lentisco, il corbezzolo, l’alaterno e il pungitopo, svettano il carrubo, l’oleastro e l’alloro: si apre dinanzi a noi il cancello ed il vialetto che conducono alle tenute Dettori.
Il panorama è davvero mozzafiato:
vigne dietro di noi che scendono lungo il crinale, a trama calcarea, ed il golfo davanti chiuso ad est dalla silhouette dell’Asinara: un paradiso dove ci accolgono Jessica e Luca responsabili dell’agriturismo adiacente le vigne, dove potremo degustare i vini accompagnati da sopraffine specialità sarde. Tutto biologico e fatto in casa…
A spiegare come si intende il vino in casa Dettori è Paolo,
che con orgoglio racconta quanto sia importante portare un’ uva sana, senza utilizzare la chimica ma solo quando si rende necessario, un po’ di solfato ramato: una selezione manuale su un tavolo d’acciaio viene fatta quando l’uva vendemmiata arriva in cantina, prima di dirasparla; essa viene poi mandata a macerare (senza pigiatura) nei tini di cemento senza aggiungere solforosa.
Le macerazioni durano circa 7 gg per il vermentino ed il moscato, 12-14 per i rossi (Cannonau, Monica, Pascale).
Svinatura a mano, il mosto prosegue il suo cammino in piccole vasche di cemento per 2-3 anni; non si usano botti di legno, né lieviti.
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Il vino non viene nè filtrato né chiarificato: Paolo ribadisce che prima di tutto il vino deve piacere a lui che lo produce e desidera continuare a farlo come facevano i suoi nonni. Non possiamo dargli torto!
Dettori vinifica in purezza
e vigneto per vigneto; per esempio, nel Dettori Rosso (Cannonau 100%) troviamo infatti solo le uve provenienti dalla vigna ultracentenaria.
A sostenere l’azienda il figlio Alessandro e Fabio, un collaboratore entusiasta ed instancabile che ebbi modo di conoscere a Vinitaly 2014 presso lo stand al Vivit e con il quale ci emozionammo a parlare delle vigne ad alberello e della bellezza seppur faticosa di una coltivazione manuale ed onesta.
In una stupenda cornice nel giardino che guarda il mare, sotto un gazebo dove è allestito il nostro tavolo per la degustazione, Jessica ci propone vere prelibatezze per accompagnare i vini: formaggio locale con la sabba (mosto cotto “homemade”), pane fatto con grani biologici e un’armonia di salumi quali crudo, testa in cassetta, lardo, salame e pancetta da far resuscitare un morto (anche se ci dispiace un po’ per il porcetto…)
Iniziamo l’assaggio:
Dettori Bianco 2015 (Vermentino 100%)

Non filtrato, dorato con nuances buccia di cipolla, di buona consistenza: esaltano le note fruttate (nespola), agrumate (cedro quasi candito), i sentori erbacei di una macchia mediterranea con note iodate. Beva imponente anche per il passo alcolico che risulta bilanciato e chiusura salina, che invita alla beva.
Tenores 2012 (Cannonau 100%)

Si riconosce la caratteristica del vitigno di non presentare un’ elevata carica antocianica, per cui il colore rosso granato si lascia attraversare dalla luce che esalta la sua uniforme bellezza. Il naso è avvolgente, una sinfonia di Beethoven che rimanda a sentori di frutta rossa matura e sotto spirito, la composta di prugna, la macchia mediterranea fatta di corbezzolo e mirto, il balsamico dell’elicriso, la viola pansè, la rosa… un tripudio che riempie il palato e rimanda il corredo olfattivo; permangono freschezza e sapidità, nonostante l’alcol che accompagna sia decisamente percettibile. Un vino mitico senza compromessi.
Dettori Rosso 2012 (Cannonau 100%)

Quando pensi di aver già capito tutto dell’essenza del Cannonau, arriva questo vino che ti seduce per la sua eleganza e la sua solenne regalità. 16,5 gradi di alcol che spariscono dietro ad un naso complesso e fine dove si intrecciano un fruttato, un floreale e un arabesco di macchia mediterranea e dentro ad una beva generosa, che si dilunga a dialogare con la ricchezza delle sensazioni gusto olfattive, vena sapida in chiusura che rimanda alla brezza del mare.
Chimbanta e Battoro 2007 passito (Monica 100%)

Questo vino, prodotto in occasione di un compleanno importante del signor Paolo, è prodotto da uve Monica fatte appassire naturalmente sulla pianta. Ci viene servito accompagnato da tipici dolci sardi (squisiti!). Un vino fatto come una volta, probabilmente molto prezioso che accompagnava momenti solenni di festa. Colore rosso granato vivo e profondo, marasche sotto spirito, note balsamiche sentori di grafite e cipria, una bella acidità e sapidità che invita a essere bevuto e condiviso con gli amici. Una perla rara davvero.
Molto a malincuore salutiamo Paolo Dettori ed i fantastici Luca (in cucina) e Jessica, che ci ha magistralmente accompagnato in questa scoperta di vini davvero emozionanti : auguriamo ai nostri lettori di poterli degustare, magari in visita come noi all’agriturismo tenute Dettori.
Ajo’!
Tenute Dettori
Località Badde Nigolosu
Sennori SS
+39 079 515 511
tenutedettori.it






