· di Clara Maria Iachini ·
C
‘era una volta, anzi c’è tutt’ora a Foligno un posto sospeso nel tempo e nello spazio, si sale su per un vialetto alberato e ci si trova davanti Villa Roncalli, imponente ed antica, si fa il giro e si entra in posto magico, si attraversano sale con camini enormi e affreschi che se non ti trovassi a cena, staresti tutta la sera con il naso in su a fantasticare su chi ha mai vissuto in quella casa, a sentirti una principessa o magari come me, un orco.
Delle fiabe mi sono sempre piaciuti i personaggi cattivi e forti, perché ti insegnano sin da piccola ad essere una principessa e che il bene trionferà sempre sul male, poi cresci e ti trovi circondata da mostri e sarebbe stato meglio essere stati orchi sin da subito, ma questa è un’altra storia.
Costruita nel 1630 come dimora di caccia della famiglia Roncalli, la storia della Villa è molto lunga e ricca, sappiamo che un famoso erede della Villa fu il Conte Domenico Benedetti Roncalli, Direttore dell’Istituto di Arti Applicate vissuto a cavallo dei secoli 800 e 900. Si narra che il Conte la perse al gioco.
La Villa
si trova alle porte di Foligno e dopo lunghi anni di lavori di restauro, la famiglia Scolastra nel 1985 la apre all’ospitalità. La Villa è di una bellezza mozzafiato, i pavimenti granitici, le statue e i mobili antichi trasudano di storia e racconti di sapori, come il vecchio mobile da farmacia imponente che riempie la sala principale.
Ci troviamo a cena tra amici in una serata organizzata con degustazione dei vini della Cantina Antonelli di Montefalco, presente c’è anche Filippo Antonelli con i suoi maestosi vini che accompagnano i piatti della chef Maria Luisa Scolastra.
Filippo presentando i suoi vini ci delizia con una storia che non sapevo e di cui ne faccio tesoro, ci racconta che suo nonno aveva una vigna circolare, detta tonda, ormai abbandonata da tempo, che lui stesso ha rimesso in vita e da cui ha ricavato un capolavoro di altri tempi, “Anteprima Tonda”, che in un prossimo futuro sarà Vigna Tonda, un vino che conosco bene e da tempo, una delle massime espressioni di vino biologico Trebbiano Spoletino.
Siamo in posto speciale,
ad assaporare i piatti che risaltano sapori forti e genuini, presentati in maniera impeccable e con laboriosità.
Maria Luisa cucina tutto, e quando dico tutto è veramente tutto, sul momento, ed è proprio questo che rende questo posto speciale, ti siedi a tavola e inizia una vera e propria esperienza, hai proprio il piacere di vivere la cena, senza fretta proprio come piace a me.
Dulcis in fundo, per rimanere in tema e chiudere il cerchio, il nostro palato viene sorpreso e cullato tra le speziate note di cioccolato della dolcissima Ella, che arriva sempre al tuo tavolo ammaliandoti con il suo sorriso.
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L’arte, come dice Caramagna, è l’incontro inatteso di forme e spazi e colori che prima si ignoravano, come il risultato di questa serata.
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