…Collisioni 2016: cultura, rock e buon vino
· di Olga Sofia Schiaffino ·
P
er chi ama il vino andare a Barolo (e zona limitrofe) suona un po’ come “poter andare a fare shopping sulla 5th avenue a New York”: in più, se la sera puoi assistere ad un concerto di un big della Pop music, credo tu possa essere definito beato davvero.
In effetti mi sento un po’ così, dopo aver assistito al concerto di Elton John, che ha entusiasmato la folla in piazza Castello a Barolo, in occasione della riuscitissima ed interessantissima manifestazione “Collisioni Festival”.
Ogni anno,
questo magico territorio, patrimonio dell’Unesco, viene animato verso la metà di luglio da scrittori, critici, musicisti e cantanti di fama internazionale (l’anno scorso ad esempio ho potuto deliziarmi agli eventi di Sting e di Mark Knopfler..!!)
Il biglietto per l’appuntamento con Elton John credo di averlo acquistato a novembre, appena era stato messo in vendita on line.. non potevo mancarlo… Sono cresciuta con le sue canzoni, melodiche, struggenti a volte, che mi ricordano quasi tutte un qualcosa o… un qualcuno.
L’attesa mistica al caldo, accovacciati per terra sul piazzale di Barolo, è stata la ritualità, da sempre esperita, tipica dei grandi concerti, dove l’attesa è “già” magia e trepidazione.
Alla fine eccolo,
il baronetto Sir Elton John, proprio lui, il ragazzo con gli occhiali stravaganti e il timbro di voce pieno che ti fa risuonare il cuore. Dalla mia posizione (ormai rigorosamente in piedi), vedo luccicare la giacca con paillettes rosse e un bellissimo orecchino pendente a destra: inizia lo spettacolo e la piazza risuona di rock!
Un momento di commozione quando Elton ricorda le vittime della strage di Nizza e tutte le persone morte negli attentati che hanno duramente colpito la Francia: intona per loro “Don’t let the sun go down on me” ed il pubblico canta con lui, come per unirsi al desiderio di interrompere questa barbara violenza.
Richiamato sul palco con foga e clamore, Elton chiude con la magica “Candle in the wind” e fa’ scatenare il pubblico con la famosa e coinvolgente “Crocodile Rock”.
Leggi anche:Fattoria di Lamole
Collisioni Festival è sempre un momento imperdibile!
Davvero una giornata favolosa,
iniziata meravigliosamente con la visita all’azienda Giuseppe Rinaldi: una leggenda per quanto riguarda il Barolo interpretato in maniera tradizionale (lunghe macerazioni sulle bucce e lungo affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia) e per l’impegno della famiglia nella promozione del terroir e dell’enoteca regionale nel castello di Barolo.
Mi ha accolto Marta, la figlia maggiore di Beppe, uscita dalla scuola enologica di Alba, una ragazza che ha carisma, forza ed intelligenza da vendere.
Ebbi l’occasione di presenziare ad una degustazione dei suoi vini al congresso AIS a Firenze nel 2014 e mi colpì la sua descrizione dei vigneti a conduzione biologica e la sua capacità di comunicare una storia di famiglia che ritroviamo nella generosità e nell’onesta del nebbiolo, declinato nei vari cru.
Marta ci racconta che nel comprensorio di Barolo sono allocati circa 3,8 ettari (suddivisi nei lieu-dit Brunate, le Coste, Ravera, Cannubi San Lorenzo) dei 6 ettari in totale posseduti dall’azienda.
Le vigne intorno alla casa sono bellissime
e digradano dolcemente, curate con amore e con l’attenzione di Carlotta, la secondogenita di casa Rinaldi, che in qualità di agronoma, è molto attenta ad utilizzare rimedi naturali per diminuire il poco rame e zolfo che viene usato all’occorrenza: questa attitudine ci è piaciuta molto perché è tesa a rispettare una natura che dà tanto all’uomo e regala frutti molto apprezzabili. Inoltre la conduzione dell’azienda sta seguendo il metodo di potatura di Simonit e Sirch (di cui ho seguito i corsi nel 2013- n.d.r.).
La parte più antica della cantina
data 1916 e davanti a noi si aprono i corridoi, ai lati dei quali ci accompagnano le meravigliose botti grandi: il racconto delle pratiche in cantina, dei rimontaggi, dell’attesa dell’inizio della fermentazione grazie ai lieviti naturali, al differente comportamento nei tini a seconda dell’annata ci appassiona, come se fosse il racconta di una favola a lieto fine.
L’azienda propone due etichette di Barolo; Barolo Brunate, composto dalla parcella Brunate per l’85% e per il 15% da le Coste e il Barole Tre Tine, in cui vengono assemblati i tre crù e il rimanente de le Coste.
Due vini molto diversi, che risentono della composizione del terreno: Brunate, ove troviamo la marna blu è un suolo più argilloso e troviamo potenza, austerità, profumi complessi. “Tre Tine” invece beneficia di terreni con una percentuale maggiore di sabbia e regala vini più femminili, eleganti, profumati e una componente balsamica in evoluzione.
Ci spostiamo in una saletta, dove ci colpisce una sedia fatta con le doghe delle botti esauste, per la degustazione;
Barolo DOCG – Brunate 2012 Giuseppe Rinaldi tit.alc. 14%
Ci corteggia il colore luminoso, che traspare i caratteri del vitigno e il naso si presenta lievemente chiuso alla prima olfazione per poi aprirsi lentamente: frutti rossi maturi, marasca , fiori appassiti, pansè e queste note di terra, humus, fungo, muschio, l’assaggio è austero e corpulento, legato al buon tenore alcolico ed ai tannini muscolosi e scalpitanti buona persistenza con la sensazione di completa avvolgenza. Sarebbe perfetto un brasato….!!
Barolo DOCG TRE TINE 2012 – Giuseppe Rinaldi tit.alc. 14%
Un bel color rubino con accenni granati tipici del vitigno, un naso elegante e delicato con note floreali, fruttate, spezie gentili ed erbe aromatiche; l’assaggio è piacevole e caratterizzato da una buona acidità che spalleggia il tannino governato, ma decisamente pieno di carattere. Finale lungo e raffinato.
L’azienda produce anche un Langhe Nebbiolo, Langhe Freisa, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba ed un vino da tavola chiamato Rosae (prodotto con uve forse originarie della Borgogna, di nome Ruchè).
Non dimentichiamoci dell’appuntamento con Vini Corsari, fiera vinicola organizzata da Marta Rinaldi ogni anno verso fine novembre, nel castello di Barolo, a cui partecipano alcuni suoi amici e colleghi produttori francesi e portoghesi e ovviamente arrivederci a Collisioni 2017… Stay tuned!!!
Condividi...
Azienda Agricola Giuseppe Rinaldi
Via Monforte, 2
Barolo CN
+39 0173 56 156