Alla scoperta della barbera nel Monferrato: Vinchio Vaglio
Alla scoperta della barbera nel Monferrato: Vinchio Vaglio

Alla scoperta della barbera nel Monferrato: Vinchio Vaglio

I

l mio primo viaggio dell’anno alla scoperta di territori e cantine, mi porta nel Monferrato, le cui colline sono state elette a Patrimonio dell’Unesco nel 2019: l’azienda Vinchio Vaglio è una vitale cantina cooperativa nata nel 1959, che annovera ben 200 soci conferenti, proprietari e conduttori di quasi 500 ettari vitati soprattutto a barbera.

Ad accogliere me e  gli altri colleghi giornalisti Maddalena Mazzeschi Pr, l’export manager Tessa Donnadieu, il presidente Lorenzo Giordano, il direttore Marco Giordano e il vicepresidente Cristiano Fornaro.

Lorenzo Giordano racconta con precisione e fierezza  che l’antica rivalità tra i comuni di Vinchio e Vaglio Serra venne superata per il bene comune, grazie alla creazione della cantina sociale e la costruzione degli edifici di lavorazione delle uve e della produzione del vino, proprio sul confine geografico, in pianura.

Inoltre, la necessità di rappresentare pienamente il territorio si è espressa con la regola che le due cariche più rappresentative, quella di presidente e di vicepresidente della cantina, siano rivestite a turno dai rappresentanti di entrambi i comuni.

Lorenzo Giordano è nativo di Vinchio e ci conduce in un luogo magico, il casotto di sua proprietà che affaccia sulla vallata e da dove parte il Sentiero dei Nidi, un percorso a piedi nei boschi, ideato nel 2020 e molto apprezzato dagli enoturisti.

Il nido poco distante dalle vigne lungo il sentiero è fatto con rami di larice intrecciati, che emanano un profumo caratteristico, che ricorda lo zolfo: siamo infatti all’ingresso della Riserva Naturale della Val Sarmassa, un paradiso di incontaminata bellezza.

Davanti a noi, il tocco artistico dell’Inverno, che ricopre di brina i rami degli alberi e i tralci delle viti spoglie, che dormono abbracciate dalle coltri di nebbia e aspetto il nuovo inizio e l’imminente potatura.

Il vitigno storicamente più coltivato è la barbera, che si identifica nelle due prestigiose denominazioni Barbera d’Asti Docg e Nizza Docg con le rispettive riserve, che la cantina produce in esempi davvero illuminanti di quanto possa essere espressivo questo vitigno, caratterizzato da una vibrante acidità e da una trama tannica setosa.

La degustazione di sei vini viene condotta nei locali adiacenti alla sede, in presenza del giovano enologo Matteo Laiolo, di cui è giustamente protagonista la barbera.

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  • Barbera d’Asti Docg Sorì dei Mori 2022: espressione classica del vitigno, le uve provengono soprattutto dai territori di Vinchio e Noche, in cui troviamo tre tipologie di suoli sabbiosi, argillosi e ricchi di ferro. Dopo la pigiodiraspatura, la fermentazione con macerazione prosegue per 5- 6 giorni a temperatura controllata. Segue la malolattica in acciaio e successivamente il vino affina due mesi tra acciaio e cemento e nella primavera seguente alla vendemmia viene imbottigliato. Il profilo olfattivo rimanda a piccoli frutti rossi succosi, accompagnati da note floreali: si fa apprezzare per la bevibilità, la freschezza e la giovialità del sorso.
  • Barbera d’Asti Superiore Docg I Tre Vescovi 2021: Le uve provengono per la maggior parte (95%) dal comune di Vinchio e il processo di lavorazione in cantina è simile a quello del Sorì: solo la macerazione si prolunga per qualche giorno e affina per circa un anno in botte grande da 75 hl. Note di marasca, precisa speziatura e sbuffi balsamici. In bocca dimostra una struttura che mantiene l’eleganza e ha una buona persistenza.
  • Barbera d’Asti Docg 50 Vigne Vecchie 2021: una selezione di vigne vecchie che viene vinificata in modo diverso rispetto le versioni precedentemente assaggiata, perché vengo usati i vinificatori verticali Selector Gimar, che prevedono l’esecuzione di piccoli delestage. La temperatura viene fissata intorno ai 28 gradi e dopo la malolattica, il vino affina in acciaio e cemento; segue un anno di bottiglia. Al naso si apprezzano sentori di frutta rossa e nero, incenso, cardamomo e viola. La sensazione all’assaggio è decisamente appagante e piacevole, guizzante la freschezza, la trama tannica è accennata e significativa la persistenza. Circa 20000 bottiglie prodotte.

Nota Bene: L’azienda Vinchio Vaglio ha preso parte al progetto dell’Associazione no profit Old Vine Conference per salvaguardare e sostenere la coltivazione delle vigne vecchie, un progetto visionario che ha coinvolto Sarah Abbott MW e Leo Austin, stimolando un percorso condiviso di alto livello qualitativo, enologico e culturale.

  • Nizza Docg Laudana 2020: una denominazione nata nel 2014, che raccoglie la produzione di barbera coltivata nei 18 comuni della provincia di Asti limitrofi a Nizza Monferrato. Bricco Laudana è uno dei crinali sicuramente più belli, con una piena esposizione a sud-ovest, nel comune di Vinchio. Si offre nel calice con un colore rosso rubino molto fitto; si riconoscono sentori di mora, corbezzolo, vaniglia, caramello. In bocca è avvolgente e, nel finale, si apprezza una nota pseudocalorica e la chiusura è su ricordi fruttati.
  • Barbera d’Asti Superiore Vigne Vecchie 2019: Sostenuto dal progetto più innovativo della cantina, questo vino può contare sulla provenienza dei grappoli da viti che vantano dai 50 agli 80 anni. Un esemplare di grande bellezza, che affascina alla vista e in degustazione. Precisione e finezza caratterizzano l’articolazione delle espressioni olfattive, che raccontano la ciliegia matura, violetta appassita, rosa canina, tabacco, vaniglia e resina. Acidità vivace e tannino perfettamente integrato e disciplinato, lunga persistenza e sicuramente buona prospettiva di invecchiamento.
  • Nizza Riserva Docg Sei Vigne Insynthesis 2019 : Etichetta nata nel 2001, armonizza le scelte di enologo e agronomo, che insieme individuano i migliori vigneti da cui vengono selezionate le uve per cesellare questa immensa barbera. Da questa annata, si sono utilizzate nell’affinamento barrique di rovere francese ( 30% nuove). Si svela con profumi di frutta sotto spirito, viola, lentisco a cui si aggiungono cenni di spezie dolci e di tostatura. In bocca il sorso è dinamico, pieno ma sempre elegante e il tannino soave, lunga la persistenza. Meraviglia.

La degustazione, probabilmente per i discorsi legati al prezzo al consumo delle bottiglie assaggiate, si è spostata su quella della barbera versione Bag in Box: l’azienda ha investito molto nei macchinari utili al confezionamento per il mercato di questi contenitori, per garantire, qualità, igiene e conservazione: essi vengo utilizzati anche da altre cantine!

Abbiamo assaggiato tre tipologie, con un altissimo rapporto qualità/prezzo, che assicurano al consumatore un vino quotidiano sicuramente più beverino delle versioni in bottiglia ma certamente di ottima fattura ed espressività, soprattutto per le selezioni più strutturate Viginti e Ulisse.

Una politica che ho apprezzato molto, perché veicola in modo democratico e accessibile il messaggio che la barbera è un vitigno nobile, di grande versatilità negli abbinamenti ed espressione di appassionanti ricordi familiari.

Alla fine della giornata, prima di ritornare verso la stazione e poi a casa, un ultimo sguardo ai bricchi scoscesi, dove le vigne sembrano aggrapparsi per non scivolare: la nebbia si è diradata, qualche raggio di sole illumina la strada.

La cantina Vinchio Vaglio e Il paesaggio che ci hanno ospitato, fatto di uomini, colline e tradizioni ribadisce la necessità di operare insieme, perseguendo etica e rispetto. “…La collina non trema. Rimane solenne, nel buio della notte. Persino l’olmo, colpito e squarciato nel petto, tornerà a primavera testardamente a mettere rami verdi accanto al suo tronco. LA VITA RESISTE. Sotto la neve grigia dei prati tornerà a spuntare l’erba. L’erba verde della primavera. Anche l’uomo deve vincere la violenza” scriveva Davide Lajolo, scrittore, politico e giornalista nato a Vinchio: sono parole che toccano nel profondo e ci spingono a riflettere …e  perché no, in compagnia di amici sinceri, davanti a un emozionante bicchiere di barbera.

 

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Cantina Sociale Di Vinchio – Vaglio Serra e Z.L. 
Regione San Pancrazio, 1
Vinchio AT
  +39 0141 950 903

 

  vinchio.com

 

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