È
lunedì 6 settembre, le giornate si sono accorciate ma l’aria è ancora tersa e calda e la luce assume toni delicati e rarefatti: sono uscita dal lavoro e mi sto dirigendo a Volastra… il navigatore mi indicata strade strette che tagliano le coste e mi fanno attraversare boscaglie e luoghi disabitati fino all’incontro con il mare, che vedo in fondo, congiunto al cielo senza quasi soluzioni di continuo.
Sono stata invitata da Laura all’esperienza in vigna sul sentiero 586, che porta da Volastra a Manarola, attraversando le vigne e i muretti a secco ripristinati da Luciano Capellini, un produttore che da sempre è testimone della tradizione vitivinicola nelle Cinque Terre.
Un evento inserito nelle Agrivino Experiences, che sono state pensate da Mirco Capellini e da sua moglie Laura appunto, per avvicinare i turisti e i Winelovers alla comprensione della viticoltura ligure e alla meraviglia dei vini che vengono prodotti.
In vista dell’uscita della nuova annata del CinqueTerre ecco un’esperienza di incontro dei sapori “Liguri-Apuani”, provenienti da due zone a stretto contatto tra loro quali la Versilia e le Cinque Terre.
Ho avuto il piacere
di sedermi ad un tavolo in prima fila per la visione di uno spettacolare tramonto insieme ai miei colleghi bloggers Annamaria @ tannina.it, Clara @clarettablu e Lorenzo @lp-wine-world e questa esperienza rimarrà sicuramente impressa indelebilmente nella mia memoria.
Il Cinque Terre Doc (Bosco, Albarola e Vermentino) sapido, con note balsamiche di macchia mediterranea e di agrumi viene servito in accompagnamento a crostini deliziosi con le arselle, una tartare di cefalo con erba cipollina e pompelmo e un antipasto di triglia alla povera.
Il rosso Menestrun d’Ua (minestrone d’uva) prodotto non solo con le varietà a bacca rossa quali Sangiovese, Canaiolo, Pollera Nera ma anche con quelle a bacca bianca che si trovano spesso in coabitazione nelle vigne antiche: è piacevole, fruttato e mantiene il carattere marino ed è stato abbinato al caciucco alla viareggina.
I formaggi hanno trovato una degna compagnia con il Vin de Gussa, una sorta di ripasso della terza pigiatura del bianco doc con le bucce pressate delle uve utilizzate per lo Sciacchetrà.
Infine, con il dolce e, direi per meditare sulla bellezza di cui nostri occhi e i nostri sensi hanno goduto, ecco il vino prezioso, lo Sciacchetrà, qualcosa che riporta alle tradizioni del passato e alla meraviglia della viticoltura ligure.
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Passione,
amore, duro lavoro quello di Luciano Capellini che ha scelto di proteggere la fragilità di un territorio di incommensurabile bellezza e di portare avanti -la settima generazione- il sapere contadino e la filosofia produttiva locale.
Un’esperienza da ripetere assolutamente e il consiglio di andare a Volastra ad incontrare Luciano e la sua cantina per sperimentare le proposte di Agrivino.
Cantina Capellini
Via Montello, 240
Volastra SP
+39 351 519 2522
cantinacapellini.it